Nefrite: cos'è, sintomi e trattamento
La nefrite è un’infiammazione dei reni che può compromettere la loro capacità di filtrare il sangue. Può essere acuta o cronica, avere diverse cause e manifestarsi con sintomi come gonfiore, ipertensione e alterazioni urinarie.

La nefrite è un’infiammazione a carico dei reni, che può portare a insufficienza renale. Può manifestarsi in forme diverse, che possono essere acute o croniche, e variare a seconda della zona del rene colpita.
Cos'è la nefrite?
La nefrite è un’infiammazione dei reni. Può coinvolgerne diverse parti, in particolare i glomeruli, i tubuli e i tessuti cosiddetti interstiziali.
Più nello specifico, la nefrite compromette la capacità dei reni di filtrare il sangue, con conseguente accumulo di sostanze tossiche all’interno dell’organismo.
Può manifestarsi in forma acuta, comparendo in maniera pressoché improvvisa, oppure svilupparsi in maniera cronica, con un progressivo peggioramento dei sintomi.
Se non trattata tempestivamente può causare insufficienza renale.
Quali sono le tipologie di nefrite?
La nefrite si divide in diverse tipologie, a seconda delle cause scatenanti e della parte del rene coinvolta. In particolare, tra i diversi tipi di nefrite possiamo ricordare:
- La glomerulonefrite. Colpisce i glomeruli, ovvero le parti “filtranti” del rene, che trattengono le sostanze utili separandole da quelle da scartare. Può essere acuta e insorgere rapidamente, in particolare a seguito di infezioni, oppure cronica, con un’evoluzione più lenta;
- La nefrite interstiziale. Riguarda i tessuti tra i tubuli renali, e può essere causata da infezioni o da reazioni avverse ad alcuni farmaci;
- La nefrite tubulointerstiziale, che riguarda nello specifico i tubuli renali. Anche in questo caso può essere acuta, oppure cronica, e può essere legata a esposizioni prolungate ad alcune sostanze tossiche o ad alcune patologie di natura metabolica;
- La pielonefrite. Si tratta di un’infezione batterica che parte dalle vie urinarie inferiori e risale fino ai reni;
- La nefrite lupica, una complicanza del lupus eritematoso sistemico, ovvero una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario “attacca” i reni.
Quali sono i sintomi della nefrite?
I sintomi della nefrite variano in base al tipo e alla gravità della condizione.
Tuttavia, tra i sintomi iniziali più frequenti della nefrite possiamo ricordare:
- Presenza di sangue nelle urine;
- Urina schiumosa;
- Cambiamenti nelle abitudini minzionali, con aumento o diminuzione della quantità prodotta;
- Gambe gonfie;
- Gonfiore di mani, piedi, caviglie e/o viso;
- Aumento della pressione arteriosa;
- Senso di affaticamento e malessere generale;
- Mal di testa;
- Perdita di appetito.
Quando la nefrite si manifesta in forma acuta, i disturbi compaiono in maniera improvvisa, e sono spesso accompagnati da:
- Febbre;
- Dolore localizzato al fianco o nella zona lombare;
- Difficoltà a urinare.
Per quanto riguarda la nefrite cronica, invece, i sintomi tendono a svilupparsi in maniera molto più lenta e graduale, divenendo “visibili” solo quando la funzionalità renale risulta essere già ridotta.
Quali sono le possibili complicazioni della nefrite?
Le complicazioni della nefrite dipendono dal tipo della patologia, nonché dalla rapidità con cui viene trattata.
Alla lunga e se non trattata, la nefrite può, in particolare, compromettere in modo significativo la capacità dei reni di filtrare il sangue, favorendo di conseguenza l’accumulo di scorie e liquidi nell’organismo.
Questo può portare a insufficienza renale, che può essere temporanea nelle forme acute o progressiva e irreversibile nelle forme croniche.
Altre possibili complicazioni riguardano:
- Lo sviluppo di ipertensione, come conseguenza della difficoltà da parte dei reni a regolare le quantità di liquidi e di elettroliti, nonché la probabilità di sviluppare complicazioni cardiovascolari;
- Gonfiore diffuso;
- Edemi polmonari, con conseguenti difficoltà respiratorie;
- Effetti negativi sulla funzionalità cardiaca e muscolare, causata dall’alterazione nell’equilibrio degli elettroliti;
- Anemia.

La diagnosi della nefrite: quali esami fare
Per diagnosticare la nefrite è necessario sottoporsi ad una serie di esami, in particolare per identificare l’infiammazione e la gravità della compromissione renale.
In primis, in genere è necessario sottoporsi ad alcuni esami del sangue, oltre ad esami per la funzionalità renale. In genere i parametri che vengono misurati sono la creatinina e l’azoto ureico, nonché eventuali alterazioni degli elettroliti.
Il costo degli esami del sangue è, in genere, piuttosto contenuto.
Il medico può poi ritenere opportuno prescrivere l’analisi delle urine, in particolare per rilevare la presenza di quelli che sono i segni tipici di un’infiammazione, tra cui presenza di proteine o cellule “anomale” all’interno dell’urina, o presenza di sangue.
In alcuni casi si può ricorrere anche all’ecografia renale o alla tomografia computerizzata. Tuttavia, l’esame considerato “decisivo” per individuare la presenza di nefrite è la cosiddetta biopsia renale, con il prelievo di una piccola porzione di tessuto. In genere, comunque, viene effettuata solamente nei casi in cui vi siano dei dubbi riguardo alla possibile diagnosi.
Quali sono le cause e i fattori di rischio?
Le possibili cause e i fattori di rischio che possono portare allo sviluppo di nefrite sono molteplici. In particolare, possono riguardare:
- Infezioni. Alcune forme di nefrite, infatti, insorgono dopo alcune infezioni virali o batteriche, come quelle causate dallo Streptococco, l’epatite B, l’epatite C o l’HIV;
- Malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico e la sindrome di Sjögren;
- L’assunzione prolungata o l’abuso di alcuni farmaci;
- L’esposizione cronica ad alcune sostanze tossiche, come il piombo;
- Alcuni disturbi metabolici, come l’ipercalcemia o l’iperossaluria.
Vi sono, poi, alcuni fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di sviluppare la nefrite. Tra questi:
- Familiarità con le malattie a carico dei reni;
- Diabete;
- Ipertensione;
- Malattie cardiovascolari;
- Età superiore ai 60 anni.
La cura e il trattamento della nefrite
Cura e trattamento della nefrite possono variare in base alla forma, alla causa scatenante e alla gravità dell’eventuale danno renale. In linea di massima, in molti casi si guarisce dalla nefrite, ma è necessario agire in maniera diversa a seconda della forma.
In particolare, nelle forme acute:
- Se legate all’assunzione di farmaci o sostanze tossiche, è necessario sospendere immediatamente l’esposizione alla sostanza responsabile;
- Se causate da infezioni batteriche, vengono prescritti degli antibiotici mirati;
- Se di origine autoimmune, possono essere prescritti dei farmaci corticosteroidi o immunosoppressori.
Bisogna poi trattare tutti i disagi causati dalla nefrite, in particolare il controllo della pressione arteriosa, eventualmente con l’utilizzo di farmaci ipertensivi.
Accanto ai farmaci, spesso viene consigliato un percorso nutrizionale sviluppato da un nutrizionista o da un dietista, che limiti l’apporto di sodio, proteine e potassio, di fatto andando ad “alleggerire” il lavoro dei reni.
Nefrite e alimentazione: cosa non mangiare?
L’alimentazione ha un ruolo importante nella gestione e nel trattamento della nefrite, perché aiuta a ridurre il carico di lavoro sui reni, la cui funzionalità risulta già compromessa dalla malattia.
In linea di massima, viene consigliato di:
- Limitare il consumo di sodio, in quanto un eccesso favorisce la ritenzione di liquidi e l’aumento della pressione arteriosa. Va dunque limitato l’uso di sale da cucina, dadi per il brodo, alimenti in salamoia, cibi industriali e snack confezionati in generale;
- Limitare il consumo di proteine, in particolare da fonti animali. Questo perché il consumo di proteine aumenta la produzione di scorie azotate che i reni faticano a eliminare;
- Limitare alimenti che contengono fosforo e potassio, ad esempio insaccati, alcuni legumi, formaggi stagionati. Questi minerali, infatti, tendono ad accumularsi nel sangue poiché non correttamente eliminati dai reni, e possono causare disturbi a carico dei muscoli, del cuore o delle ossa.
La dieta per la nefrite va, comunque, stilata da un professionista, per evitare squilibri nutrizionali, introiti calorici troppo bassi o troppo alti, che possono andare ad aggravare ulteriormente la condizione di salute.