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Ftalati: rischi e regole UE

Gli ftalati, ampiamente utilizzati come plastificanti, possono influenzare negativamente la salute, particolarmente il sistema riproduttivo ed endocrino. In Europa, l'uso di alcuni ftalati è vietato in giocattoli, articoli per l'infanzia e cosmetici, a seguito di crescenti preoccupazioni per la sicurezza.

Gli ftalati, ampiamente utilizzati come plastificanti, possono influenzare negativamente la salute, particolarmente il sistema riproduttivo ed endocrino. In Europa, l’uso di alcuni ftalati è vietato in giocattoli, articoli per l’infanzia e cosmetici, a seguito di crescenti preoccupazioni per la sicurezza.

Cosa sono gli ftalati?

Con il termine ftalati indichiamo una famiglia di composti chimici ampiamente utilizzata, in particolare per via delle loro proprietà plastificanti. Vengono infatti usati principalmente per rendere i materiali plastici più lavorabili, malleabili e durevoli.

Non solo, vengono anche ampiamente impiegati nella produzione di adesivi, cosmetici, e vernici.

Secondo le autorità europee, gli ftalati vengono assorbiti dal nostro organismo principalmente attraverso gli alimenti, che tendono a contaminarsi tramite gli imballaggi, durante la produzione o eventuali trattamenti con strumenti contenenti ftalati.

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Dove si trovano?

Gli ftalati si trovano in una varietà di prodotti, tra cui:

  • Vernici;
  • Imballaggi, alimentari e non;
  • Adesivi;
  • Shampoo e saponi;

La tossicità: che effetti hanno gli ftalati sulla salute?

Diverse ricerche hanno messo in evidenza come l’esposizione prolungata o l’assorbimento di ftalati possa, potenzialmente, provocare danni alla salute.

In particolare: 

  • Si stima che l’esposizione a queste sostanze possa potenzialmente causare o favorire l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Tuttavia, si tratta di legami ancora da dimostrare e comprendere del tutto (Mariana et al., 2023);
  • L’esposizione prolungata sembra avere effetti negativi sul sistema endocrino e riproduttivo;
  • In particolare, i bambini sembrano essere più a rischio riguardo gli effetti potenzialmente pericolosi.

Queste sostanze hanno inoltre un impatto negativo sull’ambiente, poiché sono trasferibili facilmente sulle varie superfici, sia attraverso l’aria, sia attraverso il contatto.

L’esposizione agli ftalati causa il cancro?

Attualmente l’esposizione agli ftalati non è stata riconosciuta come potenziale causa di sviluppare il cancro.

ftalati cosa sono

Che conseguenze ha il loro consumo?

Gli ftalati sono diversi, e ciascuno di essi ha potenziali conseguenze sull’organismo umano. Secondo le autorità europee, in particolare:

  • Di-2-etilesilftalato: Nonostante i poteniali impatti sulla riproduzione a bassi livelli di esposizione, non rappresenterebbe un rischio significativo di cancro alle dosi comuni negli umani. Si stima si possa tollerare un consumo giornaliero fino a 0.05 mg/kg;
  • Ftalato benzilico butilico: Ha un NOAEL di 100 mg/kg per effetti sugli organi riproduttivi e un consumo giornaliero tollerato fino a 0.5 mg/kg, indicando un potenziale impatto sulla fertilità;
  • Dibutilftalato: Colpisce il sistema riproduttivo maschile con una dose giornaliera tollerata molto bassa, pari a circa 0.01 mg/kg, sottolineando un alto rischio di effetti indesiderati a dosi ridotte;
  • Di-isononilftalato: Mostra effetti tossici principalmente sul fegato con una dose giornaliera tollerata pari a 0.15 mg/kg;
  • Ftalato di-isodecile: Simile al di-isolilftalato, ma senza effetti noti sulla riproduzione. Non ha una dose giornaliera tollerata ben definita, ma esposizioni sotto 0.15 mg/kg sono considerate sicure;
  • Ftalato di-diottile: Ha un effetto minore su riproduzione e sviluppo ma può potenzialmente influenzare il corretto funzionamento del fegato e della tiroide;
  • Diisobutilftalato: Simile a DBP e DEHP nei suoi effetti, ma mancano dati sufficienti per stabilire una dose giornaliera consigliata.

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Quali sono le iniziative dell’Unione Europea contro gli ftalati?

In Europa, l’uso di diversi ftalati è vietato:

  • In tutti i tipi di giocattoli;
  • Negli articoli per l’infanzia;
  • Nei cosmetici.

Alcuni ftalati sono invece banditi “solo” per l’uso all’interno di articoli per l’infanzia e giocattoli che, potenzialmente, potrebbero essere messi in bocca.

Fonti:

  • Della Sanità Pubblica Ufsp, U. F. (n.d.). https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/gesund-leben/umwelt-und-gesundheit/chemikalien/chemikalien-a-z/phthalate.html
  • Phthalates: 5. What daily exposure levels to phthalates are considered safe? (n.d.). https://ec.europa.eu/health/opinions/en/phthalates-school-supplies/l-2/5-safe-daily-exposure.htm
  • Mariana, M., Castelo-Branco, M., Soares, A. M., & Cairrao, E. (2023). Phthalates’ exposure leads to an increasing concern on cardiovascular health. Journal of Hazardous Materials, 457, 131680. https://doi.org/10.1016/j.jhazmat.2023.131680
  • Wang, Y., & Qian, H. (2021). Phthalates and their impacts on human health. Healthcare, 9(5), 603. https://doi.org/10.3390/healthcare9050603
  • Monti, M., Fasano, M., Palandri, L., & Righi, E. (2022). A review of European and international phthalates regulation: focus on daily use products. European Journal of Public Health, 32(Supplement_3). https://doi.org/10.1093/eurpub/ckac131.226