Emicrania con aura: come si manifesta e trattamenti

L’emicrania con aura è una cefalea che provoca sintomi visivi e neurologici prima del dolore. Colpisce soprattutto le donne. Conoscere i segnali e agire in modo corretto è fondamentale per prevenire e gestire gli attacchi con cure e comportamenti mirati.

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Emicrania con aura

Punti chiave:

  • Cos'è l'emicrania con aura: l’emicrania con aura è una forma di cefalea che si manifesta con forti mal di testa preceduti da disturbi neurologici temporanei, come problemi alla vista, formicolii o difficoltà nel parlare. Colpisce più spesso le donne e può durare da 4 a 72 ore.
  • Sintomi: i sintomi iniziano con segnali premonitori (aura): lampi di luce, vista offuscata, intorpidimento degli arti, nausea, vertigini e difficoltà nel linguaggio. Dopo l’aura, compare il mal di testa accompagnato da fotofobia, fonofobia o vomito.
  • Rimedi e prevenzione: per prevenire gli attacchi è utile seguire una dieta equilibrata, dormire regolarmente e ridurre lo stress. Se i sintomi persistono, si può ricorrere a farmaci FANS, triptani o terapie preventive come beta-bloccanti e antiepilettici, sempre sotto controllo medico.

 

L’emicrania con aura è una condizione più frequente nelle donne: secondo diversi studi, infatti, colpisce il 18% delle donne e il 6% degli uomini (ciò significa che le donne ne soffrono il triplo rispetto alla popolazione maschile). L’aura è un disturbo neurologico transitorio che solitamente precede gli attacchi di mal di testa (in circa un terzo dei casi diagnosticati) e può  influenzare la visione, l'equilibrio, la coordinazione muscolare, le sensazioni o la parola. 

Sebbene non siano state scoperte le cause e i fattori scatenanti dell’emicrania, esistono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare, oltre a rimedi e cure per prevenire e contrastare questo disturbo.

Cos'è l'emicrania con aura

L’emicrania con aura è una forma di cefalea primaria caratterizzata da un forte dolore al capo, generalmente localizzato in una sola parte (destra o sinistra) e talvolta preceduto da sintomi prodromici: ad esempio, visione di lampi (fotopsia), deformazioni degli oggetti, emianopsia (oscuramento di metà campo visivo), addormentamento del braccio e della gamba (parestesia), disturbi della parola di tipo afasico (se la cefalea è localizzata a sinistra), ecc. Alla cessazione dei sintomi, che costituiscono l’aura, il paziente inizia a soffrire di emicrania.

Questo disturbo si manifesta con attacchi frequenti, che vanno da pochi episodi in un anno a 2-3 crisi alla settimana. L'attacco può durare alcune ore o, nei casi più gravi, qualche giorno: in generale, l’emicrania dura da 4 a 72 ore.

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Sintomi: come si manifesta

Come abbiamo visto, il dolore tipico dell’emicrania è preceduto da diversi sintomi che permettono di riconoscere un attacco. Tali sintomi hanno una durata variabile: da pochi minuti a diverse ore. 

L’emicrania con aura è solitamente preceduta da una sensazione di malessere generale, da sintomi visivi (annebbiamento della vista, scotomi scintillanti, visione di lampi, ecc), da variazioni repentine del tono dell'umore, ma anche difficoltà di coordinazione muscolare e difficoltà di parola. 

In alcuni pazienti possono verificarsi anche altri sintomi:

  • repulsione per il cibo, nausea o vomito;
  • formicolii, sensazione di intorpidimento e riduzione della sensibilità di un arto o di metà del corpo;
  • ipersensibilità o fastidio per odori (osmofobia) e rumori (fonofobia);
  • difficoltà nei movimenti di un'estremità;
  • disturbi del linguaggio di tipo afasico (cioè difficoltà di esprimersi e articolare le parole).

Il forte mal di testa che colpisce i pazienti, solitamente, si verifica dopo l’aura e può provocare sensazioni di smarrimento, vertigini, nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, osmofobia e crampi addominali.

Diagnosi: come riconoscere l'emicrania con aura

Nei casi in cui l’emicrania con aura persiste nel tempo e quando non diminuisce il dolore, può essere utile rivolgersi al proprio medico oppure a un neurologo per valutare quale trattamento (anche farmacologico) seguire per contrastare il disturbo. 

La diagnosi di emicrania parte dalla raccolta dei dati anamnestici del paziente, cioè i dati relativi alla storia clinica e alla sintomatologia verificatasi nel tempo. Il paziente dovrà quindi rivolgersi al medico specificando l'intensità e la sede del dolore, la frequenza degli attacchi ed eventuali disturbi avvertiti prima o durante le crisi.

Sulla base di queste informazioni, il medico può poi approfondire il caso chiedendo di effettuare  l'esame obiettivo, in modo da riuscire a controllare alcuni parametri fisici e neurologici. 

Successivamente, non per tutti i casi di emicrania ma solo nelle situazioni più gravi, il percorso diagnostico può avvalersi di indagini diagnostiche più approfondite, come la tomografia computerizzata (TAC), la risonanza magnetica e l'elettroencefalogramma (soprattutto in età pediatrica). Ulteriori accertamenti possono comprendere anche esami del sangue, radiografia della colonna cervicale, puntura lombare, ecodoppler e visita oculistica completa.

Sintomi dell'emicrania con aura

Cause e fattori di rischio per l'emicrania con aura

Nonostante le cause dell’emicrania con aura non siano ancora state accertate dalla letteratura a nostra disposizione, pare che esistano dei fattori genetici, vascolari e neuro-ormonali in grado di influenzare e presagire questo disturbo. Inoltre, si possono definire anche alcuni fattori scatenanti l’emicrania quali ad esempio il consumo di particolari alimenti, una variazione delle abitudini di vita o dei ritmi di sonno/veglia, eventi particolarmente stressanti, ecc.

Le ipotesi più accreditate riconoscono come cause scatenanti l’emicrania un'alterazione del sistema di regolazione del dolore e un'anomalia nei segnali nervosi.

Fattori che possono peggiorare l'emicrania con aura

I fattori che possono scatenare o aggravare un attacco di emicrania con aura comprendono:

  • ansia, depressione, stress;
  • fluttuazione dei livelli ormonali (mestruazioni, assunzione di contraccettivi orali e menopausa);
  • consumo di particolari alimenti, digiuno o dieta non equilibrata (per esempio abuso di insaccati, formaggi stagionati, nitriti, glutammato, aspartame e cacao);
  • esposizione al sole o alla luce troppo intensa;
  • consumo di bevande alcoliche o contenenti caffeina;
  • fumo;
  • uso di alcuni farmaci (vasodilatatori, contraccettivi orali ecc.);
  • scarsa qualità del sonno;
  • eccessivi stimoli afferenti (luci lampeggianti, odori e rumori forti);
  • sbalzi climatici;
  • attività fisiche troppo intense o faticose;
  • cattiva postura.
Alcune condizioni richiedono un’alimentazione mirata per stare meglio.

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Cura e trattamento

L’emicrania con aura è, per alcuni pazienti, un disturbo cronico difficile da curare definitivamente. Si possono però adottare dei comportamenti e delle abitudini per eliminare o ridurre i potenziali fattori scatenanti: per esempio, seguire una dieta equilibrata e ricca di vitamine, frutta e verdura, carne, pesce, proteine, ecc. 

Svolgere regolare attività fisica, senza esagerazioni, evitare il fumo, l’alcool, la caffeina e altri alimenti o bevande che possono provocare l’emicrania, e al contempo cercare di riposare almeno sei o sette ore a notte, evitando (per quanto possibile) situazioni di stress o preoccupazione. 

Se la riduzione dei fattori scatenanti non è sufficiente per contrastare il disturbo, è possibile ricorrere alla terapia farmacologica sotto stretto consiglio del medico curante o di uno specialista.

Trattamento farmacologico

L’utilizzo di farmaci per la cura dell’emicrania con aura è una possibile soluzione per contrastare i numerosi attacchi che colpiscono i pazienti nell’arco di una settimana, un mese o un anno. 

Se gli attacchi sono limitati e poco frequenti, la terapia farmacologica mira principalmente ad alleviare il dolore e a controllare rapidamente la sintomatologia associata all'attacco di mal di testa. I farmaci più utilizzati in questo senso sono gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) e i triptani.

Nei casi in cui gli attacchi sono frequenti e molto dolorosi, il neurologo specializzato nella cura delle cefalee può indicare al paziente una terapia di profilassi finalizzata a ridurre la frequenza e la gravità degli attacchi. In questo caso, i farmaci che vengono utilizzati si possono dividere in:

  • beta-bloccanti e calcio-antagonisti;
  • antidepressivi;
  • antiepilettici.

Rimedi per l'emicrania con aura

Prevenire l'emicrania con aura

La terapia preventiva per l’emicrania con aura prevede alcuni comportamenti e abitudini da adottare nella vita quotidiana per ridurre i fattori scatenanti il dolore e per prevenire successivi attacchi. In primis, l’alimentazione e il sonno sono due elementi chiave per la prevenzione dell’emicrania: seguire una dieta equilibrata e riposare almeno sei/sette ore ogni notte sono due aspetti fondamentali per il benessere dell’intero organismo.

Al contempo, praticare tecniche di rilassamento come yoga, meditazione, respirazione profonda o biofeedback può aiutare i pazienti a gestire meglio le situazioni di stress evitando ricadute sull’organismo.

Introdurre nel proprio regime alimentare degli integratori a base di magnesio, riboflavina ed estratto di febbre di senna può essere utile in alcuni casi, ma è sempre consigliabile consultare un medico prima di assumere questi prodotti. 

Cosa fare durante un attacco di emicrania con aura

Durante un attacco di emicrania con aura i pazienti preferiscono, nella maggior parte dei casi, isolarsi in un luogo tranquillo, al buio e in silenzio per non essere esposti a luci o suoni che possono peggiorare il dolore e la condizione di emicrania. Altre persone preferiscono stendersi sul letto, chiudere gli occhi e provare a riposare in attesa che il dolore diminuisca.

Durante l’attacco può essere utile preparare impacchi di acqua fredda o ghiaccio da poggiare sulla parte dolente, oppure fare una doccia o un bagno caldo.

Infine, esercitare una pressione dolce, costante e rotante sulla sede del dolore con il dito indice o il pollice può dare sollievo dal dolore: occorre mantenere la pressione per 7-15 secondi e poi rilasciare. Ripetere se necessario.

 

FONTI:

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