Progesterone: cos'è e a cosa serve
Il progesterone è un ormone chiave per il ciclo mestruale e la fertilità. Ha un ruolo centrale in gravidanza, menopausa e benessere femminile. L’articolo spiega valori, cause di squilibrio, sintomi, esami e modalità di assunzione farmacologica.

Punti chiave:
- Cos'è il progesterone: il progesterone è un ormone femminile prodotto soprattutto nelle ovaie. È coinvolto nel ciclo mestruale, nella fertilità e nella regolazione della temperatura corporea. Ha anche effetti sul cervello e sul metabolismo.
- A cosa serve: regola il ciclo mestruale e sostiene la gravidanza, prevenendo contrazioni premature e facilitando l’impianto dell’ovulo. Influisce sul tono dell’umore, sul desiderio sessuale e sul benessere generale.
- Quando assumere progesterone: il medico può prescriverlo in caso di carenza, ciclo irregolare, difficoltà a concepire o in menopausa. Si può assumere per via orale, vaginale, sottocutanea o intramuscolare, solo dopo valutazione specialistica.
Fondamentale per il corretto funzionamento dell’apparato riproduttivo femmile, il progesterone è un ormone steroideo con il compito principale di regolazione del ciclo mestruale e della gravidanza. In ogni fase ed età della donna, questo ormone svolge un ruolo fondamentale: sia nell’età fertile per le donne che cercano una gravidanza, sia nel periodo di pre-menopausa o menopausa quando i livelli di progesterone potrebbero abbassarsi e richiedere integrazione.
Scopriamo cos’è e a cosa serve il progesterone, quali sono i valori “normali”, cosa fare quando i livelli di questo ormone sono bassi o alti, e come integrarlo.
Cos'è il progesterone
Il progesterone è uno dei principali ormoni progestinici, nonché uno dei più importanti per il metabolismo e la fertilità delle donne: viene prodotto principalmente dal corpo luteo nelle ovaie, ma anche (in piccole quantità) dalle ghiandole surrenali e, nelle donne in gravidanza, dalla placenta. Sebbene una piccola quantità di progesterone venga prodotta anche nell’uomo, si tratta principalmente di un ormone femminile.
Non tutti sanno che il progesterone è anche ormone termogenico, ovvero favorisce l'aumento della temperatura corporea (di circa 0.5-1 grado) e per questo motivo le donne - nella fase post ovulatoria - bruciano circa il 10-15% di calorie in più rispetto agli altri giorni.
Sebbene molte persone ritengano che il progesterone faccia male, in realtà è considerato l’“ormone del benessere” in quanto il 20% dei suoi recettori sono situati nel cervello, dove regola le connessioni dei neuroni e collabora alla costruzione di guaine mieliniche.
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A cosa serve
Come abbiamo accennato, il ruolo e le funzioni del progesterone sono molteplici:
- regolazione del ciclo mestruale, in quanto “prepara” la finestra fertile (quel periodo in cui è più facile il concepimento) dando luogo ad una sequenza di eventi che assicurano la maturazione del follicolo destinato a rilasciare l'ovocita che potrebbe poi venire fecondato. Quando questo non avviene, i livelli di progesterone si abbassano e lo strato più esterno dell’endometrio si distrugge, provocando il sanguinamento che dà luogo alle mestruazioni;
- regolazione della gravidanza, in quanto svolge un ruolo importante nello sviluppo della placenta, nel prevenire l’ovulazione, nell’inibire le contrazioni uterine proteggendo dal parto pretermine e nel favorire l’allattamento;
- influisce sul desiderio sessuale, ovvero può aumentare (o diminuire) la libido femminile;
- regolazione del tono muscolare dell’utero, mantenendo un ambiente favorevole per lo sviluppo di una gravidanza;
- effetti sul sistema nervoso centrale, influenzando l’umore e la sensazione di benessere.
Nell’uomo, invece, le piccole quantità di progesterone vengono prodotte dalle cellule di Leydig, che si trovano nei testicoli, dove sembra sia utilizzato per la produzione dello sperma.
Esame del progesterone e interpretazione dei risultati
Durante le varie fasi della vita femminile, sia in età fertile sia in menopausa, può essere utile misurare i livelli del progesterone tramite appositi esami: il dosaggio del progesterone, per esempio, permette di misurare i livelli di questo ormone nel sangue per capire se ci sono alterazioni o disfunzioni del ciclo mestruale, oppure se ci sono inibizioni dell’attività ovarica.
Il progesterone è un parametro che viene valutato, di solito, in combinazione con altri parametri come FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (ormone luteinizzante), hCG (gonadotropina corionica umana) ed emocromo.
Valori normali del progesterone
I valori normali del progesterone variano in base al sesso, all’età e alle fasi del ciclo mestruale.
Per le donne, adolescenti o adulte, in età fertile, i livelli considerati “normali” sono i seguenti:
- fase follicolare - 0.20 – 1.50 ng/ml;
- ovulazione - 0.80 – 3.00 ng/ml;
- fase luteale - 1.70 – 27.00 ng/ml.
Per le donne in menopausa, invece, i valori dovrebbero essere compresi tra 0.15 – 0.80 ng/ml.
Negli uomini, adolescenti o adulti, i valori normali sono compresi tra 0.20 e 1.40 ng/ml.
Carenza di progesterone: cause e sintomi
Le donne che hanno un livello di progesterone basso potrebbero avere delle irregolarità delle mestruazioni o delle difficoltà nel concepimento: questa condizione deriva dal fatto che l'endometrio potrebbe non essere adatto all'impianto della cellula uovo fecondata oppure l'ovulazione potrebbe non avvenire affatto (in questi casi si parla di ciclo anovulatorio). I sintomi legati a questa carenza di progesterone comprendono: mani, piedi, e viso gonfi per la ritenzione idrica, mestruazioni abbondanti, seno e pancia gonfie, pelle che perde tono ed elasticità.
I livelli di progesterone variano nelle diverse fasi della vita: in menopausa, per esempio, il progesterone si abbassa naturalmente. In questi casi il medico può valutare la possibilità di integrarlo farmacologicamente.
La carenza di questo ormone, con l’andare del tempo, può provocare molteplici sintomi spesso associati al periodi di peri-menopausa:
- mestruazioni dolorose;
- secchezza vaginale;
- calo del desiderio sessuale;
- alterazione dell’umore;
- problemi di sonno;
- vampate di calore.
Le possibili conseguenze legate a una carenza di progesterone includono la difficoltà nel concepimento e l’aumento di rischio di complicanze, tra cui l’aborto spontaneo, la gravidanza extrauterina, preeclampsia, e il parto prematuro.
Eccesso di progesterone: cause e sintomi
Un livello di progesterone troppo alto, al contempo, non è sinonimo di buona salute e, in alcuni casi, può provocare alcuni problemi per l’organismo.
L’eccesso di progesterone si verifica solitamente in questi casi:
- nelle donne in gravidanza, come cambiamento fisiologico necessario per sostenere la gravidanza e preparare l’utero per l’impianto dell’ovulo fecondato;
- corpo luteo persistente o luteinizzazione persistente del follicolo;
- cisti o altre malattie ovariche (come la sindrome dell’ovaio policistico);
- iperplasia surrenalica congenita;
- assunzione di specifici farmaci.
Un livello di progesterone alto provoca alcuni sintomi che possono variare in durata e intensità, oltre a differenziarsi da persona a persona. I più comuni comprendono stanchezza, gonfiore addominale, sbalzi d’umore, emicrania, aumento di peso, alterazioni dell'appetito, disturbi del sonno, vertigini.

Assunzione di progesterone
In caso di carenza di progesterone, il medico può valutare la sua integrazione farmacologica secondo dosi e tempistiche differenti a seconda delle esigenze del paziente. Prima di assumere qualsiasi farmaco è necessario consultare uno specialista ed effettuare un’attenta valutazione dei rischi ed effetti collaterali connessi a questa assunzione di progesterone.
L’assunzione di questo ormone può avvenire secondo diverse modalità, tra cui quella vaginale, orale, intramuscolare e sottocutanea. In commercio il progesterone si può trovare sotto forma di crema, ovuli o capsule molli.
Possibili rischi ed effetti collaterali
L’utilizzo del progesterone come farmaco è altamente sconsigliato per alcune persone, in quanto potrebbe provocare degli effetti collaterali. Meglio evitarne l’assunzione in caso di allergia a uno o più componenti del medicinale, oppure in caso di sanguinamenti vaginali insoliti.
Dovrebbero evitarne l’assunzione di progesterone anche i seguenti soggetti:
- le donne in gravidanza extrauterina;
- i pazienti affetti da porfiria;
- coloro che hanno sofferto di problemi al fegato;
- coloro che hanno avuto coaguli di sangue nelle gambe, nei polmoni, negli occhi o in altri distretti corporei;
- le donne che hanno affrontato un aborto;
- le pazienti che hanno, o per le quali si sospetta, un carcinoma mammario o dell'apparato genitale;
- chi soffre di tromboflebiti;
- i pazienti che hanno subito emorragia cerebrale.
Prima di assumere qualsiasi farmaco è utile leggere il foglietto illustrativo per valutare la composizione, il dosaggio e le eventuali controindicazioni.
FONTI:
- Taraborrelli S. (2015). Physiology, production and action of progesterone. Acta obstetricia et gynecologica Scandinavica, 94 Suppl 161, 8–16.
- Kolatorova, L., Vitku, J., Suchopar, J., Hill, M., & Parizek, A. (2022). Progesterone: A Steroid with Wide Range of Effects in Physiology as Well as Human Medicine. International journal of molecular sciences, 23(14), 7989.
- Nagy, B., Szekeres-Barthó, J., Kovács, G. L., Sulyok, E., Farkas, B., Várnagy, Á., Vértes, V., Kovács, K., & Bódis, J. (2021). Key to Life: Physiological Role and Clinical Implications of Progesterone. International journal of molecular sciences, 22(20), 11039. https://www.mdpi.com/1422-0067/22/20/11039