I datteri, frutti della palma Phoenix dactylifera, sono noti per il loro sapore dolce e la consistenza carnosa. Ricchi di fibre, minerali come ferro e potassio, e vitamine del gruppo B, favoriscono la digestione e possono migliorare i livelli di colesterolo.
Tuttavia, consumati in eccesso, possono causare disturbi gastrointestinali e raramente reazioni allergiche.
Cosa sono i datteri?
Con datteri intendiamo i frutti della palma da dattero, anche chiamata Phoenix dactylifera. Si tratta di piccoli frutti caratterizzati da un sapore dolce, delle specie di baccelli carnosi di forma oblunga. Oggi frutto contiene poi un seme duro.
Sebbene le palme da dattero siano originarie del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, ad oggi sono diffuse più o meno in tutto il mondo.
Quali sono le origini, e dove si trovano?
Le origini dei datteri sono antichissime, e si stima già nel 4000 a.C. venissero coltivati in Mesopotamia, divenendo rapidamente un alimento cardine dell’alimentazione popolare. Addirittura alcuni studi suppongono la palma da dattero possa essere stata uno dei primi alberi coltivati per raccoglierne i frutti.
In effetti i datteri sono citati in diversi testi antichi, religiosi e non, come il Corano e il codice di Hammurabi.
Ad oggi, comunque, la coltivazione della palma da dattero viene effettuata in più o meno tutto il mondo, sebbene maggiormente nelle regioni calde.
L’utilizzo in cucina
In Italia il consumo di datteri è stato a lungo collegato principalmente alle festività natalizie. Tuttavia, al giorno d’oggi è possibile trovarli in vendita e consumarli durante tutto il corso dell’anno.
Possono essere consumati:
- Così come sono;
- Abbinati a frutta secca o formaggi;
- All’interno di dolci.
Possono inoltre essere utilizzati per preparare sciroppi, che vengono spesso utilizzati come dolcificante naturale al posto dello zucchero o del miele.
Infine, alcune varietà vengono fatte essiccare e macinate per ricavarne della farina, da cui poi si preparano dolci e prodotti da forno.
I valori nutrizionali
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di datteri sono ripartiti come segue:
Componente | Quantità medie per 100 grammi di prodotto |
Calorie | 253 kcal |
Acqua | 17.3 g |
Proteine | 2.7 g |
Lipidi | 0.6 g |
Zuccheri solubili | 63.1 g |
Fibra | 8.7 g |
Fibra solubile | 1.24 g |
Fibra insolubile | 7.49 g |
Niacina | 2.2 mg |
Riboflavina | 0.15 mg |
Tiamina | 0.08 mg |
Vitamina A (equivalente retinolo) | 5 mg |
Potassio | 750 mg |
Calcio | 69 mg |
Fosforo | 65 mg |
Sodio | 5 mg |
Ferro | 2.7 mg |
Proprietà e benefici
I datteri possiedono alcune proprietà che possono apportare diversi benefici alla nostra salute. In particolare:
- Il contenuto di fibre favorisce la digestione e la motilità intestinale, oltre a, potenzialmente, abbassare i livelli di colesterolo LDL dannoso alzando i livelli di colesterolo HDL “buono”;
- Sono ricchi di minerali essenziali, come il magnesio, il ferro, il potassio, lo zinco;
- Contengono diverse vitamine del gruppo B.
Si ipotizza inoltre possano avere effetti positivi sul desiderio e sulla funzionalità sessuale, sia negli uomini, sia nelle donne.
Possibili effetti collaterali del consumo di datteri
Il consumo di datteri può tuttavia causare alcuni effetti collaterali spiacevoli. In particolare:
- Se consumati in quantità eccessive possono causare gonfiore, flatulenza, crampi addominali e/o diarrea;
- Sebbene sia un’eventualità piuttosto rara, il consumo di datteri può causare reazioni allergiche.
I datteri hanno effetti lassativi?
Sì, i datteri sono ricchi di fibre, dunque possono avere effetti lassativi soprattutto se consumati in grandi quantità.
I datteri sono “dietetici”?
I datteri comunemente non vengono considerati degli alimenti dietetici, poiché sono piuttosto calorici. Tuttavia, questo non significa che non si possano consumare, anche se si segue un regime dietetico ipocalorico.
Difatti, una quantità moderata può essere inserita efficacemente all’interno della maggior parte dei piani alimentari, sebbene suggeriamo di consultare un nutrizionista online o in presenza per fare in modo che questo alimento venga inserito in maniera personalizzata e “corretta”.
I datteri in gravidanza
Il consumo di datteri in gravidanza è considerato generalmente sicuro, sebbene ovviamente all’interno del contesto di una dieta varia ed equilibrata.
Alcuni studi, addirittura, suggeriscono che il loro consumo possa avere effetti positivi sul travaglio, sebbene siano teorie ancora da confermare.
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.