Eritema solare: cause, prevenzione e rimedi

L'eritema solare è una reazione della pelle causata da un'eccessiva esposizione al sole. In questo articolo trovi sintomi, rimedi utili e consigli pratici per prevenirlo.

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Eritema solare

Esporsi al sole senza un’adeguata protezione per la pelle può causare irritazioni o infiammazioni che, nel peggiore dei casi, sfociano in un eritema solare. I primi sintomi dell’eritema solare compaiono entro le 24 ore successive all’esposizione al sole e solitamente comprendono arrossamento, prurito, dolore, gonfiore e talvolta anche sintomi febbrili. 

Ci sono dei modi per prevenire l’eritema solare, principalmente legati all’utilizzo di creme prima e dopo l’esposizione ai raggi UV, e soprattutto dei rimedi naturali o farmacologici per il trattamento delle infiammazioni più gravi.

Cos'è l'eritema solare

L’eritema solare è un’infiammazione della pelle che si verifica solitamente dopo una prolungata esposizione al sole (da 4 a 12 ore) senza un’adeguata protezione: la gravità di questa condizione varia in base al fototipo della pelle e al tempo di esposizione ai raggi solari (passando da una scottatura a un’ustione di primo o secondo grado). 

Si tratta di una forma di allergia cutanea che si manifesta con pruriti e arrossamenti più o meno intensi, marcati ed estesi. Può verificarsi sia nelle prime esposizioni al sole (o ad altre fonti artificiali), sia nelle successive se non vengono utilizzate creme protettive adeguate. 

Le diverse parti del corpo possono essere più o meno sensibili all’esposizione al sole: per esempio, occhi, naso e labbra sono più sensibili rispetto a braccia e gambe. Prima di esporsi ai raggi solari è buona regola proteggere la pelle con creme solari ad alta gradazione.

Alcune condizioni richiedono un’alimentazione mirata per stare meglio.

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Eritema solare nei bambini

Nei bambini l’eritema è particolarmente frequente in quanto la loro pelle è molto più delicata e sottile, mentre la produzione di melanina è limitata: per questi motivi i neonati e i bambini fino a 3 anni dovrebbero evitare esposizioni prolungate al sole

L’eritema solare non è da confondere con quello infettivo (quinta malattia) che è tipico dell'età infantile e si manifesta generalmente con un eritema di grandi dimensioni. Diverse dall’eritema sono poi le malattie esantematiche nei bambini che possono manifestarsi con eruzioni cutanee ma sono dovute a infezioni virali o batteriche.

Eritema solare: sintomi

Sintomi dell'eritema solare

I sintomi tipici di un eritema solare compaiono solitamente nell’arco delle 24 ore successive all’esposizione eccessiva e prolungata ai raggi solari. Diversi studi hanno elencato tra i principali disturbi:

  • bruciore e dolore;
  • gonfiore e arrossamento della pelle;
  • secchezza, calore, prurito diffuso;
  • estrema sensibilità della pelle al tatto;
  • manifestazioni cutanee come arrossamenti, che possono includere anche bollicine traslucide ripiene di fluido (papule) o pustole (piccoli rigonfiamenti generalmente contenenti pus), ispessimento cutaneo, desquamazione o discromia più o meno significativi.

Nei casi più gravi l’eritema solare può provocare anche febbre, brividi, mal di testa, vertigini, nausea, vomito, debolezza, stato confusionale.

Come riconoscerlo: diagnosi di eritema solare

Nella maggior parte dei casi l’eritema solare viene riconosciuto dal medico esaminando la pelle danneggiata, ma può rendersi talvolta necessario lo svolgimento di ulteriori esami. Per esempio:

  • patch test, ovvero l’applicazione di cerotti sulla pelle che rilasciano sostanze diverse e vengono esposti ai raggi UV naturali o artificiali. Questo test è utile per determinare se l’allergia è dovuta a una qualche sostanza sensibilizzante applicata sulla cute prima dell’esposizione al sole;
  • test ai raggi ultravioletti, per verificare come reagisce la pelle alle diverse lunghezze d’onda dei raggi solari o artificiali;
  • analisi del sangue e della pelle (biopsia) solo se si sospetta la presenza di una condizione preesistente come una malattia autoimmune.

Possibili complicazioni

L’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti può provocare danni irreversibili, permanenti o anche invisibili. In alcuni soggetti particolarmente delicati, l’esposizione al sole senza adeguate protezioni può portare l’insorgenza di:

  • eruzioni cutanee più o meno ampie derivanti dalla rottura delle vescicole;
  • sovrainfezioni;
  • invecchiamento precoce della pelle, riduzione della sua elasticità e formazione di rughe;
  • macchie cutanee;
  • tumori della pelle (tra cui il melanoma);
  • problemi agli occhi come la cataratta e la fotocheratite.

L'eritema può essere la spia di varie malattie della pelle come, ad esempio, la dermatite polimorfa solare, una delle forme più diffuse di eritema dovuta a una particolare sensibilità della pelle al sole.

Eritema solare: prevenzione e rimedi

Cause e fattori di rischio dell'eritema solare

La causa principale che scatena l’eritema solare è l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti naturali (provenienti dalla luce solare) o artificiali (ad esempio, quelli delle lampade abbronzanti) assorbiti in dosi eccessive, che variano da persona a persona, a seconda del tipo di pelle. Chi ha una pelle molto chiara (occhi chiari e capelli chiari) dovrà prestare maggiore attenzione all’esposizione al sole; mentre chi ha una pelle più scura (occhi e capelli scuri) correrà un rischio minore, ma dovrà comunque proteggere la pelle dai raggi ultravioletti.

L’infiammazione tipica dell’eritema è causata dalla vasodilatazione dei capillari sottocutanei, cioè dal maggior afflusso di sangue nelle zone esposte al sole che causa il rilascio di citochine e mediatori dell’infiammazione responsabili della sensazione di prurito, dell’edema, del calore e dell’arrossamento.

Gli individui maggiormente esposti al rischio di sviluppare un eritema solare sono quelli che rientrano nel fototipo I e II, cioè presentano una pelle molto chiara, capelli biondi o rossi, occhi verdi o azzurri. Più rari sono i casi di irritazione o arrossamento per le persone che rientrano nel fototipo III, IV, V e VI che si abbronzano più facilmente e si scottano più di rado. 

Prevenire l'eritema solare

Esistono dei fattori di rischio che possono esporre più facilmente le persone all’eritema solare: ad esempio, l’appartenenza a una determinata etnia caratterizzata da pelle molto chiara può esporre maggiormente al rischio di infiammazione o arrossamento della pelle dovuto a un’eccessiva esposizione al sole. In questi casi può essere utile indossare vestiti e abbigliamento adeguati, mantenersi all’ombra e utilizzare creme solari protettive ad alta intensità da spalmare almeno due o tre volte nell’arco della giornata.

Ulteriori fattori di rischio riguardano le persone che assumono determinati farmaci a base di tetracicline, antibiotici, sulfamidici e antidolorifici (ad esempio, ketoprofene). 

Infine, gli individui che presentano lesioni sulla pelle, ad esempio la dermatite, devono proteggersi maggiormente per evitare l’eritema (detto anche, in questo caso, dermatite allergica).

Cura e trattamento

Nei casi meno gravi, l’eritema solare tende a scomparire naturalmente nell’arco di 4-5 giorni (in base alla gravità dell’arrossamento) e senza la necessità di assumere particolari farmaci. Nei giorni successivi alla comparsa dell’arrossamento, comunque, è bene evitare l’esposizione al sole e utilizzare creme idratanti o lenitive per aiutare la pelle a tornare al suo stato iniziale.

I casi più gravi, come ad esempio le ustioni, richiedono invece una cura e un trattamento specifico che comprende: impacchi di acqua fresca sulla zona interessata, utilizzo di prodotti lenitivi, creme antibiotiche, assunzione di farmaci antinfiammatori o cortisonici. Importante anche mantenere il corpo ben idratato bevendo molta acqua.

Il paziente che ha riscontrato un caso di eritema solare o ustione dovrà tempestivamente contattare il proprio medico per valutare insieme - in base alla gravità della condizione - la terapia, la cura e il trattamento migliore per guarire dall’infiammazione.

Cosa fare e rimedi

Per evitare di sviluppare un eritema solare è utile abituare la pelle ai raggi solari esponendosi per pochi minuti ogni giorno anche nei mesi invernali, senza dimenticare l’applicazione della crema solare protettiva (partendo da una protezione più alta e scendendo gradualmente). In questo modo la pelle avrà il tempo di adattarsi ai raggi solari e non dovrà affrontare un’esposizione repentina ed eccessiva nel periodo più caldo dell’anno.

La crema protettiva sarebbe da applicare su tutto il corpo più volte al giorno, ma soprattutto l’esposizione al sole dovrebbe escludere le ore più calde della giornata. Indossare cappellini, occhiali da sole, abbigliamento fresco può aiutare a prevenire le insolazioni.

Soprattutto nel periodo estivo è bene adottare un regime alimentare sano e bilanciato, ricco di frutta e verdura, proteine, antiossidanti, vitamine, omega-3 e omega-6, sali minerali. Bere almeno due litri di acqua al giorno e non eccedere con le bevande alcoliche o troppo fredde. 

Cosa non fare

Quando si soffre di eritema solare o si notano arrossamenti sulla pelle è bene evitare l’esposizione al sole nei giorni successivi e applicare sul corpo una crema lenitiva, idratante o protettiva (ad esempio lozioni a base di calamina o aloe vera) per alleviare sensazioni di prurito, irritazione e dolore.

 

 

Fonti:

  • Sun allergy - Symptoms and causes. (n.d.). Mayo Clinic. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/sun-allergy/symptoms-causes/syc-20378077